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Tomasicchio a Viterbo
Tomasicchio a Viterbo
Data: 01/06/2010
Autore: emmegi
Argomento: Allenamento al Campo Scuola
Giovanni Tomasicchio in allenamento a Viterbo (di G.Misuraca) Ho visto gareggiare Giovanni Tomasicchio a Rieti domenica 31 maggio, nei 100m., con una bavetta di vento a favore (+0.3), si è preso il lusso di precedere al traguardo Andrew Howe correndo con il suo nuovo personale di 10”25 (precedente limite 10”34 dello scorso anno). Era la prima volta che vedevo correre il ventottenne barese e sono rimasto colpito positivamente dalla sua corsa, nella quale avrei difficoltà a trovare difetti, malgrado un discreto occhio, formato in 30 anni da allenatore della velocità. Ho scambiato qualche chiacchera con lui nell’occasione, ma non mi attendevo di ritrovarlo ieri a Viterbo, in allenamento presso l’impianto cittadino del Campo Scuola, dove ha scelto di svolgere gli ultimi allenamenti, in vista dell’importante appuntamento agonistico di fine settimana a Firenze, dove con la sua società, la Riccardi di Milano, prenderà parte alla “Coppa Italia” per club. A Firenze Tomasicchio troverà una sfida molto interessante, ancora con Andrew Howe(Aeronautica) Simone Collio (Fiamme Gialle), Jacques Riparelli che ha esordito con 10.42 nella stessa gara reatina di domenica scorsa, Fabio Cerutti e l'aviere Emanuele Di Gregorio. Ho atteso che finisse il suo allenamento, abbastanza leggero, di scarico immagino, e come un avvoltoio gli sono piombato addosso, realizzando una breve intervista, che ho il piacere di proporvi, nella quale ho soddisfatto tutte le mie curiosità di allenatore. La prima gara sui 100m. che ricordi con piacere La prima gara nella quale è nata la passione per la velocità e quella effettuata nel ‘99 ai Campionati Studenteschi ad Acquaviva delle Fonti (BA), nella quale corsi in 11”8, a pensarci adesso non è sicuramente un grande tempo, ma allora appena diciassettenne, ricordo che mi diede grandissima soddisfazione. Cosa successe dopo Iniziai ad allenarmi con Saverio Fiore e senza ancora un impegno adeguato alle mie possibilità, realizzai nel 2004 una prestazione sui 100m. di 10”85 che mi fece capire che era successo qualcosa di importante, ed infatti cominciai ad impegnarmi con più assiduità negli allenamenti, seguito da Giuseppe Palmiotto, che è ancora il mio allenatore attuale. Nel 2005 sei stato arruolato con l’Aeronautica Militare a Vigna di Valle Si un’anno di leva, discreto, con miglioramento sui 100m. (10”56) e sui 60m. indoor (6.71). Nel 2006 sono andato per un anno allo Sporting Club di Catania e nel 2007 sono tornato alla mia società di origine gli Amatori Atl. Acquaviva. Il 2007 è stato l’anno della mia esplosione atletica, ho corso in 10”35 e ho preso parte con la nazionale ad alcuni Meeting internazionali all’estero. Nel 2008 un infortunio al ginocchio ha condizionato molto la mia stagione agonistica nella quale ho realizzato comunque un discreto 10”38. Positivo il 2009? Molto positivo, dopo l’infortunio sono tornato ai miei livelli abituali correndo in 10”34 e partecipando con la staffetta italiana a tre manifestazioni molto importanti che sicuramente mi hanno maturato moltissimo: Coppa Europa, Universiadi e Giochi del Mediterraneo. Ti attendevi un risultato così positivo alla prima uscita agonistica a Rieti? A dire il vero, ero sicuro di poter ottenere il mio personale; questo inverno abbiamo lavorato con Palmiotto ( giovandoci dei consigli di Carlo Vittori) veramente bene, ed ho migliorato tutti i miei risultati cronometrici, sullo sprint breve, sul lanciato, ma anche sui balzi ed in tutti i mezzi di allenamento che utilizziamo abitualmente. Insomma il risultato era nell’aria e sono riuscito anche a mantenere negli ultimi giorni prima di Rieti la concentrazione necessaria. E’ cambiato qualcosa nella preparazione atletica di quest’anno? No, però ho lavorato maggiormente sulla forza speciale, e debbo dire che ho avuto meno problemi di trasformazione del lavoro svolto in inverno. Perché sei a Viterbo? A fine settimana sarò a Firenze dove parteciperò a Coppa Italia, e ho preferito non spostarmi nuovamente a Bari, anche per mantenere la concentrazione giusta sulla gara che reputo molto importante per il prosieguo della stagione agonistica. A Viterbo si sta bene, c’è un buon clima, un’ambiente sportivo accogliente.
Il presente articolo, è stato pubblicato sulle seguenti testate: Il Tempo
Corriere di Viterbo
Nuovo Viterbo Oggi