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A proposito di doping
A proposito di doping
Data: 17/12/2015
Autore: fonti
Argomento: Ultime di Schwazer
Il marciatore azzurro parla dopo aver testimoniato in tribunale a Bolzano durante il processo contro i medici Giuseppe Fischietto e Pierluigi Fiorella: "Lo dico da anni che in Russia c'è un sistema vero e proprio. Io provai l'epo nel 2012 e lo dissi al medico della Federazione" BOLZANO - "Io sono fermo da tre anni, tra l'altro dopo aver confessato, mentre in Russia, dove è stato scoperto un doping di stato, nessuno si è dimesso e si sta già pensando a come far riammettere la squadra ai giochi olimpici di Rio". Lo ha detto il marciatore Alex Schwazer, dopo aver testimoniato in tribunale a Bolzano durante il processo contro i medici Fidal Giuseppe Fischietto e Pierluigi Fiorella. "IN RUSSIA SISTEMA DOPING DA ANNI" - "Lo dico da anni che in Russia c'è un sistema di doping e la prova sono i 30 casi di positività scoperti solo tra i marciatori. Prima d'ora nessuno si era mai preoccupato di fermarli", ha aggiunto Schwazer. Anche durante l'udienza l'altoatesino ha parlato degli avversari russi e della sua scelta di doparsi. "Ero in un tunnel" - ha detto - e a Londra 2012 "volevo partire alla pari con i russi". "L'EPO PER LA PRIMA VOLTA NEL 2012" - "Già nella primavera del 2012 la Fidal era a conoscenza del fatto che avevo provato l'epo, ma nessuno mi ha fermato", ha detto ancora il marciatore azzurro. Poi durante la sua deposizione come testimone, Schwazer ha ripercorso le tappe: dalle prime ricerche su Internet e l'acquisto di sostanze dopanti in Turchia, fino alla prima assunzione di epo in primavera 2012. "Volevo provare l'effetto prima dei giochi olimpici", ha spiegato. "Quando ho visto i valori ematici sulla piattaforma online del mio passaporto biologico Wada mi sono spaventato", ha aggiunto l'altoatesino. "Questi valori non erano giustificabili senza doping. Non sapevo più cosa fare e così ho chiamato il dott. Fiorella" che lo seguiva da anni. Schwazer ha detto di aver confessato l'assunzione di epo prima per telefono e poi anche durante un incontro con il medico Fidal a Parma. "Fiorella - secondo il marciatore - mi ha messo in guardia dalle conseguenze per me e per chi mi era vicino. Gli ho promesso di non farlo più, ma tra me e me avevo deciso di andare avanti", ha aggiunto Schwazer. "LA FIDAL SAPEVA" - Conversando con i cronisti dopo l'udienza, l'altoatesino ha ribadito che la Fidal sarebbe stata a conoscenza dei suoi valori ematici anomali, ma di non essere stato convocato. "E' vero, sono io a essermi dopato, ma se fossi stato chiamato ad Acquacetosa, non mi sarei messo nei guai". "Gli atleti vengono e vanno, i funzionari restano", ha aggiunto. Schwazer, buon test 20 km: tempo inferiore all'Oro mondiale Nel circuito allestito sulle strade del quartiere Montesacro, a Roma, ha chiuso in 1h18:57, ben al di sotto del crono (1h19:14) che è valso l'oro mondiale di Pechino all'iberico Lopeztwitta domenica 4 ottobre 2015 ROMA - «Una bella prova, sono andato anche discretamente bene mi pare...». Non può che essere soddisfatto Alex Schwazer del test svolto a Roma sulla 20km di marcia. Nel circuito allestito sulle strade del quartiere Montesacro, ha chiuso in 1h18:57, ben al di sotto del crono (1h19:14) che è valso l'oro mondiale di Pechino all'iberico Lopez. «Ma i tempi non sono paragonabili; serve farlo nel giorno in cui conta - ricorda Schwazer - Le Olimpiadi? La partecipazione dipende dalla della Fidal e io chiaramente ci spero». OTTIMISMO - «Va bene così direi, ma io non avevo dubbi che sarei tornato a un certo livello» aggiunge Schwazer al termine della prova, guardando con ottimismo al futuro. «Nel migliore dei casi possibili l'anno prossimo vincerò un bel pò di gare, nel peggiore comunque starò davanti e sarà dura per tutti staccarmi. Rio 2016? Il mio obiettivo è andare forte, poi la partecipazione alle Olimpiadi dipende dalla convocazione della Fidal e io chiaramente ci spero». Nessuna aspettativa invece per domani quando comparirà davanti alla seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping (Tna) per l'istanza finalizzata alla sospensione della squalifica inflittagli dalla prima sezione il 23 aprile 2013, e che senza sconto finirà il 29 aprile 2016. «Io ho voltato pagina già un bel pò di tempo fa. Sono tranquillo anche se la squalifica dovesse restare la stessa», conclude.