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Lettera alla FIDAL naz.
Data: 22/05/2007Autore: gimi
Argomento: G.Misuraca sulla Marcia
Ormai da moltissimi anni la Marcia non fa più parte delle specialità previste dai Campionati Studenteschi di 1° e 2° grado delle scuole. Ricordo ancora chiaramente la mia esperienza in un paesino del viterbese nei primi anni ‘80, Vasanello, quando ancora la Marcia era presente tra le specialità del programma dei Giochi, trovai tre ragazzi particolarmente predisposti alla specialità e li avviai, incoraggiandoli ad allenarsi insieme di pomeriggio. Al primo allenamento pomeridiano si interruppe subito la loro esperienza, perché i loro coetanei non trovarono di meglio da fare che insultarli nel modo e con termini che voi potete ben immaginare.
Dal lontano ’80 i tempi sono molto cambiati, direi anche maturi per provare nuovamente ad reintrodurre la marcia tra le specialità previste nei Campionati Studenteschi. In molte realtà sportive e scolastiche, la marcia è entrata ormai prepotentemente tra le attività più praticate, come nel caso della nostra provincia dove ogni anno si effettua anche una gara scolastica che vede alla partenza ben 400 allievi delle scuole viterbesi. La Marcia è entrata anche, con una grande valenza tecnica, tra i mezzi di allenamento di atleti delle società di atletica, che da essa traggono una enorme quantità di esercitazioni tecniche fondamentali per le specialità di corsa, salti e lanci, per il potenziamento specifico dei piedi.
Ma torno alla scuola, dove vengono portati da anni ormai progetti sulle attività di base con i vari Giocatletica, con la marcia, insieme alla corsa, ai salti ed i lanci, a fornire ai giovanissimi un bagaglio di esperienze fondamentali per le loro future esperienze sportive.
E’ strano che la federazione atletica, con i suoi organismi tecnici, non sia ancora riuscita ad entrare in una seria discussione con gli organismi del Ministero della Pubblica Istruzione per favorire il reinserimento della specialità tra quelle previste per la composizione delle squadre che prenderanno parte ai vari Campionati Studenteschi Provinciali, Regionali e Nazionali. Il regolamento prevede la possibilità di scartare una delle 9 specialità attualmente previste, per cui sarebbe abbastanza semplice per gli insegnanti che non si sentono di preparare i loro allievi nella marcia, di poterla scartare in fase di classifica finale. Vorrei poi capire perché è più difficile avviare i giovani alla Marcia anziché al Lancio del Disco, alla Corsa ad Ostacoli, con le strutture esistenti nelle scuole italiane. Troverei altresì molto più semplice ed utile valorizzare la corsa e la marcia, anche per la semplicità del reperimento degli spazi necessari alla loro pratica.
La Marcia è stata inserita negli ultimi anni, in maniera facoltativa solo nei Campionati Studenteschi Provinciali, senza consentire la disputata delle fasi regionali e nazionali, neanche a titolo individuale.
Sono da ritenersi allievi dei serie B gli studenti che praticano tale specialità, e quale motivazione dobbiamo dare loro quando li escludiamo dalle finali regionali??
A cosa serve il loro impegno, anche particolarmente faticoso, se poi non consentiamo un graduale avvicinamento alla specialità, che a livello federale propone già dagli Allivi/e prove di 10Km????
Il presidente della FIDAL di Viterbo
Giuseppe Misuraca