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Maratonina Città di Montalto
Data: 08/10/2007Autore: mm
Argomento: Vince Chepkwony e la Bianco
Le “gazzelle” africane ancora una volta sul podio più alto della maratonina di Montalto di Castro. Nella 13° edizione della 21 km competitiva, anche quest’anno c’è stato il sigillo di un’atleta di colore. David Kirwa Chepkwony naturalizzato italiano, che correva per l’atletica Futura di Roma, ha vinto la gara, praticamente senza rivali con l’ottimo tempo di 1.04.36 nonostante il vento ha soffiato in senso contrario su una buona parte del tracciato. Dopo di lui la coppia di keniani Chepsergon e Olempayie. Al via della corsa 450 corridori arrivati da tutta Italia, la gara era divisa nel tratto di 10 km per il primo arrivo non competitivo e poi la classica distanza di 21 km per la mezza maratona. In campo femminile Faustina Bianco dell’Alteratletica Locorotondo non ha avuto praticamente rivali vincendo in 1.23.07, anche se con un tempo superiore a quello che la vide tagliare il traguardo per prima anche due anni fa. Il tratto di domenica scorsa ha subito un cambiamento, in particolare per la partenza, spostata in via Tirrenia, dopo che alcuni commercianti del viale centrale di Montalto si erano lamentati del fatto che il sabato pomeriggio prima della gara non si potesse parcheggiare in Via Aurelia Tarquinia, che per 12 anni ha visto la partenza della “classica” viterbese, ma questo non ha pregiudicato la bellezza del percorso, rimarcata anche dagli atleti. Prima della corsa dei grandi ci sono state le gare dei bambini che hanno preso parte in 100 divisi, anche loro, nelle relative categorie. La gara della competitiva, partita alle 10, ha visto subito in testa i quattro atleti di colore che con Marcello Capotosti, fino al 5° km hanno viaggiato in gruppo, poi c’è stata l’accelerazione della coppia di testa fino al 19° km, quando l’atleta di colore della “Futura Roma” ha staccato il rivale lasciandolo dietro di 18 secondi. Nel settore femminile la Bianco ha “viaggiato” fino al quinto km con altre tre atlete, poi anche lei ha accelerato il passo correndo in solitaria.
Alberto Salvatelli